venerdì 27 marzo 2009

La Santa Accelerazione

Nostra Signora della Santa Accelerazione non ci abbandonare ora!

The Blues Brothers
(1980)

Siamo ad un passo dal debutto di FIGLI DI... e non può mancare una citazione che ci ha ispirato nella messa in scena, perché lo spettacolo parla anche di "fratelli" e Jake ed Elwood sono due fratelli Blues che "sono in missione per conto di Dio". Noi non pretendiamo tanto, ma il lavoro tra ragazzi della scuola e residenti di Villa Glori sicuramente ci ha resi più vicini mettendoci davanti alle responsabilità di un impegno che ha richiesto continuità e perseveranza portandoci anche a vivere momenti complicati, tensioni e incomprensioni. L'importante è comunque andare avanti per arrivare. Se non si arriva è meglio non essere mai partiti. E' del poeta Dylan Thomas il verso: "Io vado avanti quanto è lungo il sempre". Il sempre non è certo il tempo della vita che viviamo, è qualcosa che sta oltre, al quale noi possiamo solo tendere
. Non farlo è come non essere mai partiti. Noi stiamo arrivando... con l'aiuto se serve anche della Santa Accelerazione!

lunedì 23 marzo 2009

Il conto alla rovescia


Ci stiamo avvicinando velocemente alla data che fino a poco tempo fa sembrava così lontana da farci vedere le cose come se non dovessero accadere mai.

Invece il tempo non si smentisce, è condannato ad avanzare e a passare lasciando segni nella storia ed ancor più nella vita delle persone.
Per chi ha iniziato questo progetto, che ha unito le risorse della Casa Famiglia di Villa Glori alla vitalità, a volte discontinua, dei giovani della Scuola che hanno partecipato all'attività teatrale, questo è un momento di svolta. Nessuno dopo la PRIMA dello spettacolo sarà più come "prima". E' facile dirlo ora, un po' meno quando tutto è iniziato, e molti non sapevano nemmeno cosa li aspettasse di lì a poco. Bastava crederci oppure era necessario qualcos'altro? Bisognava in realtà solo confrontarsi.
Il giro d'azione del teatro inizia dalla persona che legge un testo, poi il testo viene abbandonato ai margini del palcoscenico; l'attore entra così nella sfera dove le parole che dirà saranno solo in suo potere, con il modo che vorrà, nel modo in cui potrà, se servirà anche sbagliando. E poi ci sono gli altri attori che chiedono solo di essere liberati per poter dire la propria battuta.
L'attore, allora, si affaccia sulla platea con una responsabilità, deve fare il suo lavoro, è lì per quello, il pubblico lo aspetta e l'attesa avrà avuto un senso solo se lo spettacolo sarà compiuto.
Questi sono ancora giorni di prove. Ma il conto alla rovescia è iniziato e nessuno può più fermarlo. L'attesa è diventata dunque un tempo di preparazione. Le prove che restano da fare chiamano
ognuno ad una sfida, per vedere se tutti conoscono i propri limiti, sia sul palcoscenico che nella vita.


venerdì 20 marzo 2009

Servizio di SAT2000 su Villa Glori

Giovedì 19 marzo sul TG2000 delle 19.40 è andato in onda il servizio sulla visita di papa Benedetto XVI in Africa e sul flagello della diffusione dell'AIDS in tutto il continente.
Come risposta è stata presentata l'esperienza ventennale delle Case Famiglia AIDS di Villa Glori e della preparazione in corso dello spettacolo FIGLI DI... che andrà in scena dal 29 marzo prossimo. Il servizio è visionabile in streaming dal sito www.sat2000.it

martedì 17 marzo 2009

La vita dissoluta del figliol prodigo!!!



PROVE DI UNA COREOGRAFIA


FIGLI DI... date e orari spettacolo

29 marzo / ore 18.30
(su invito e stampa accreditata)

30-31 marzo, 1° aprile / ore 10.30
(matinée per le scuole)

3 aprile
/ ore 21.00

4 aprile
/ ore 17.00

domenica 15 marzo 2009

Loro sono più vicini a Dio. E noi dove siamo?

Dopo il successo di pubblico del primo lavoro teatrale LA VITA… CHE PASSIONE, in occasione del ventennale dell’apertura delle Case Famiglia per malati di AIDS, i Residenti in collaborazione con due classi 5e dell’ITIS “A. Celli” hanno realizzato un nuovo spettacolo teatrale dal titolo:

FIGLI DI…

UN PADRE MISERICORDIOSO

Una rivisitazione della parabola del Figliol prodigo,

una riflessione sul tema del perdono.
È un’esperienza interessantissima in cui con il teatro siamo entrati in dialogo con la gente ma soprattutto con i giovani del territorio.Con loro abbiamo centrato il lavoro sì, su temi legati all’AIDS, ma anche e soprattutto legati alle tossicodipendenze, al bullismo e agli aspetti culturali e sociali legati a questi fenomeni e la loro diffusione nel mondo giovanile. Con una particolare attenzione alla dimensione nell’emarginazione e della solidarietà. Purtroppo ancor oggi, esistono delle resistenze ad entrare a contatto con il nostro spazio con i nostri ospiti, loro erano i ragazzi dello sballo,i giovani catturati dalla droga, i borderline. Quelli che stanno ai margini. Quelli che bruciano la vita. Quelli di cui, a volte, un genitore si vergogna e si tormenta… E ne sono coscienti! Ma come riscattarsi?
Mettono a disposizione la loro infausta esperienza, mettono in guardia i giovani che incontrano, dai pericoli che la società ci riserva… insomma ci mettono la faccia.
“L’uomo è capace delle peggiori miserie ma ha infinite risorse” (Sant’Agostino).
“Ho visto tesori nascosti nelle creature più consunte” (B. Pascal).
E noi che ci lavoriamo, fianco a fianco da 20 anni vi possiamo assicurare che “in mezzo a loro c’è Dio, li incontra tutti i giorni, non li abbandona. E loro sono i più vicini al Signore”.


MASSIMO RAIMONDI, Responsabile Case Famiglia AIDS Villa Glori


giovedì 12 marzo 2009

Il palcoscenico come messaggio di vita

Siamo tutti qui giovani e meno giovani,
desiderosi di fare la nostra parte.
Mi chiamo Angelo, sono un residente di Villa Glori.
Recitare con i giovani è un’emozione in più.

Vedere questi ragazzi che si impegnano
per portare agli altri quello che è anche
un nostro messaggio è veramente piacevole.
Ci stiamo preparando per fare bella figura,
non ci piacciono le cose riuscite a metà.
Per me, che ho iniziato questa esperienza teatrale
da qualche anno è una gioia far parte di questo spettacolo.
Loro ci riportano indietro negli anni, noi proseguiamo il nostro discorso, molto ben assistiti. Il teatro è vita, è energia, è forza che erompe dal cuore e si propaga tutt’intorno. Coraggio, ragazzi, ce la faremo!!!

ANGELO

martedì 3 marzo 2009

Il Teatro è terapia

Il teatro è per me poter parlare e recitare,
perché questa è terapia, è allegria,
è un'esperienza multicolore,
è molti visi e sorrisi, è severità,
è espressione e ancora scoprire
e raccontare la vita, una nuova vita,
quella che avrei voluto avere!
Recitare è vivere, è lottare,
è donarsi a voi. Grazie.

CIRO