domenica 15 marzo 2009

Loro sono più vicini a Dio. E noi dove siamo?

Dopo il successo di pubblico del primo lavoro teatrale LA VITA… CHE PASSIONE, in occasione del ventennale dell’apertura delle Case Famiglia per malati di AIDS, i Residenti in collaborazione con due classi 5e dell’ITIS “A. Celli” hanno realizzato un nuovo spettacolo teatrale dal titolo:

FIGLI DI…

UN PADRE MISERICORDIOSO

Una rivisitazione della parabola del Figliol prodigo,

una riflessione sul tema del perdono.
È un’esperienza interessantissima in cui con il teatro siamo entrati in dialogo con la gente ma soprattutto con i giovani del territorio.Con loro abbiamo centrato il lavoro sì, su temi legati all’AIDS, ma anche e soprattutto legati alle tossicodipendenze, al bullismo e agli aspetti culturali e sociali legati a questi fenomeni e la loro diffusione nel mondo giovanile. Con una particolare attenzione alla dimensione nell’emarginazione e della solidarietà. Purtroppo ancor oggi, esistono delle resistenze ad entrare a contatto con il nostro spazio con i nostri ospiti, loro erano i ragazzi dello sballo,i giovani catturati dalla droga, i borderline. Quelli che stanno ai margini. Quelli che bruciano la vita. Quelli di cui, a volte, un genitore si vergogna e si tormenta… E ne sono coscienti! Ma come riscattarsi?
Mettono a disposizione la loro infausta esperienza, mettono in guardia i giovani che incontrano, dai pericoli che la società ci riserva… insomma ci mettono la faccia.
“L’uomo è capace delle peggiori miserie ma ha infinite risorse” (Sant’Agostino).
“Ho visto tesori nascosti nelle creature più consunte” (B. Pascal).
E noi che ci lavoriamo, fianco a fianco da 20 anni vi possiamo assicurare che “in mezzo a loro c’è Dio, li incontra tutti i giorni, non li abbandona. E loro sono i più vicini al Signore”.


MASSIMO RAIMONDI, Responsabile Case Famiglia AIDS Villa Glori


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